GLOSTER CANARY
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Messaggio Da claudio08 Mer Mag 07, 2014 8:02 am

riporto un articolo preso dal sito del CTN-CFPL,ritengo che sia utile per stabilire che lo standard è unico e che, almeno secondo il mio parere,la vera differenza sta nella qualità del piumaggio, molti canarini che vincono qui hanno si un ottima forma ma spesso mancano di lucentezza sia nelle melanine che nel lipocromo,sempre secondo me immettere nuove mutazioni non facilita ma neanche pregiudica, ci sarà "solo" da lavorare molto di più.


[size=35]Il Gloster: una razza, quanti standard? [/size]
Testo della CTN-CFPL: Gianluca Todisco, Claudio Capozzi, Nicola Giordano
Il Gloster è la razza di canarini di forma e posizione lisci più allevata in Italia e probabilmente una delle razze più allevate in assoluto.
Di origine inglese, ha subìto negli anni una naturale evoluzione, parzialmente pilotata dagli allevatori che ne hanno determinato, in tal modo, le caratteristiche salienti come la corona, la testa, la lunghezza e molte altre. Caratteristiche prodotte artificialmente, fissate attraverso la selezione, e che rispondono a un ben codificato standard: la rappresentazione accurata delle caratteristiche morfologiche. Lo standard descrive la razza nel suo aspetto generale e nei dettagli delle singole parti anatomiche; dettaglia le forme, le proporzioni, i mutui rapporti tra le parti del corpo, nonché i difetti che dovrebbero portare all’esclusione dei soggetti “difettosi” dalla riproduzione, in modo da operare una selezione su individui destinati a perpetuare nella progenie determinate caratteristiche. Per il Gloster, queste caratteristiche sono state codificate quasi un secolo fa, e non sono mai state cambiate. Lo standard è stato redatto dalle istituzioni che tutelano la razza nel Paese d’origine, l’Inghilterra in questo caso, e sottoposto poi all’approvazione degli enti di competenza, nazionale e internazionale. Per il Gloster, inoltre, opera a livello mondiale l’International Gloster Breeders Association (IGBA), organizzazione di allevatori recentemente affiliata alla COM che persegue finalità di tutela e promozione della razza e che, ovviamente, ha come principale obiettivo tutelare il rispetto dello standard. In Italia operano ben due Clubs di razza con lo scopo di tutelare lo standard del Gloster, entrambi sono ovviamente riconosciuti dalla FOI-ONLUS e uno di essi, l’Italian Gloster Society (IGS) è affiliato anche all’IGBA. L’accettazione dello standard da parte di questi enti ne ha conferito e ne conferisce lo status di razza riconosciuta. Ne deriva che una volta redatto uno standard, l’allevamento e la selezione devono mirare a creare, in carne e ossa, l’ideale rappresentato dal disegno; e ne consegue inoltre che nessun allevatore può condizionare la selezione, spingendo una forma diversa da quella ufficiale. Va da sé che non può esistere uno standard FOI del Gloster, per il semplice fatto che lo standard è unico ed è quello inglese. Non v’è dubbio, tuttavia, che la razza, nel corso dei decenni, si è evoluta e sono oramai diversi anni che i soggetti esposti, e soprattutto quelli vincenti, risultano essere complessivamente più tondi: ci sono stati - in particolare - l’allungamento dei diametri trasversali, (soprattutto delle spalle) e l’accorciamento del collo, nonché delle estremità, becco e zampe. La tanto blasonata taglia o, meglio, lunghezza, è stata eccessivamente enfatizzata nel passato, facendo sì che i Gloster perdessero le necessarie rotondità e questo rappresenta una forzatura dello standard originale: esso, infatti, non prevede alcuna misura numerica relativa alla lunghezza e si limita a specificare “tendente al diminutivo”. L’Inghilterra, non fissando alcun coefficiente numerico alla lunghezza, lascia chiaramente intendere che sono altre le caratteristiche fondamentali della razza e che una volta ottenuta la forma desiderata risulterà migliore il soggetto più corto; pertanto non si deve mai considerare la lunghezza come primo criterio di scelta. A questo aggiungiamo che i prescritti 11 cm previsti dagli standard COM e FOI sono pura utopia e che mai esisterà un Gloster lungo 11 cm dal becco alla coda.
Per tutti questi motivi riteniamo che gli allevatori, in tutto il mondo, devono attenersi allo standard ufficiale del Paese d’origine che prevede una lunghezza tendente al diminutivo e non di 11 cm. A tale proposito la scrivente Commissione Tecnica Nazionale Canarini di Forma e Posizione Lisci ha avviato, tramite la FOI, un’interrogazione rivolta all’organo competente della COM-OMJ, affinché venga rispettato lo standard originale inglese. Aggiungiamo, tuttavia, che la stessa Inghilterra ha avviato la procedura di “aggiornamento” o per meglio dire di “attualizzazione” del disegno originario, finalizzata a concretizzare un canarino diverso da quello creato nel secolo scorso. A questo punto non ci resta che aspettare l’aggiornamento ufficiale e adeguarci di conseguenza, senza nel frattempo personalizzare lo standard.




ps.:speriamo che questi inglesi "conservetori"capiscano che ormai il disegno dello standard è da cambiare subito

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Messaggio Da Bernardini Alessandro Mer Mag 07, 2014 1:57 pm

.......ottimo Claudio,  si gli Inglesi dovrebbero rivedere qualcosina in merito, pero', e te lo dico per esperienza, lo standard e' unico, sia se si e' iscritti al IGS, o al IGBA, o al GCI, il paradosso dove sta? che noi delIGS propendiamo piu' verso il ,canarino Inglese, mentre il GCCI, piu' verso non si sa quale entita', infatti, ho visitato diverse mostyre a Ladispoli e devo dire che tutto ho visto meno che gloster. STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775  STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775  STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775
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Messaggio Da Matteo Gio Mag 08, 2014 11:28 pm

Concordo pienamente Claudio..
In quanto al disegno dello standard in effetti è molto datato ma seguendo il Club , le mostre e frequentando le assemblee tra soci si percepisce senza dubbi quale sia lo standard applicato attualmente. STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775
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Messaggio Da claudio08 Ven Mag 09, 2014 5:32 am

alessandro, non facciamo di tutta un erba un fascio ci sono allevatori nel Gcci che magari ad avere i loro canarini,non credo che Ventre, Minetti, Toscano, per citare quelli che sono nel direttivo non abbiano come dici "gloster", ci sono allevatori iscritti ad entrambi i club Boldrini, todisco,e il nostro amico Scuderi,

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Messaggio Da Matteo Ven Mag 09, 2014 12:27 pm

claudio08 ha scritto:alessandro, non facciamo di tutta un erba un fascio ci sono allevatori nel Gcci che magari ad avere i loro canarini,non credo che Ventre, Minetti, Toscano, per citare quelli che sono nel direttivo non abbiano come dici "gloster", ci sono allevatori iscritti ad entrambi i club Boldrini, todisco,e il nostro amico Scuderi,

Per la prima ,sono d'accordissimo e confermo che tutti gli allevatori di un certo livello hanno Gloster vincenti tra le loro file.Per la seconda , sostengo che inscriversi a due club non sia la scelta da fare perchè sono nati da idee diverse e nn è possibile sposarle entrambe ( è come se un tifoso del calcio,oltre che iscriversi af fun club del Milan,si iscrivesse anche a quello dell'Inter).Oltretutto è anche la dimostrazione di come sia difficile andare di comune accordo,perchè se alcuni allevatori hanno sentito la necessità di ricreare un club vuol dire a mio avviso che nel direttivo  d'allora (che fù nel GCCI) non c'era apertura al dialogo e all'adeguamento degli standard. Fermo restando che questo forum nasce dalla passione profusa da alcuni soci dell'Italian Gloster Society e di conseguenza anche se siamo aperti tutte le opinioni e a tutte le genti ,la linea di pensiero è quella del club IGS. sunny
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Messaggio Da claudio08 Lun Mag 12, 2014 7:10 am

matteo, anche se non sono iscritto all'I.G.S.anche io ne condivido il pensiero soprattutto il giudizio.
All'epoca della divisione ero iscritto al club e si la principale causa fu la mancanza di dialogo e la mancanza di voglia di cambiamenti e quindi di democrazia da parte del principale fondatore del club. Comunque penso che quando ci sono delle divisioni,in tutti i campi, la verità assoluta non è mai da una parte sola.

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Messaggio Da Bernardini Alessandro Lun Mag 12, 2014 8:01 am

claudio08 ha scritto:matteo, anche se non sono iscritto all'I.G.S.anche io ne condivido il pensiero soprattutto il giudizio.
All'epoca della divisione ero iscritto al club e si la principale causa fu la mancanza di dialogo e la mancanza di voglia di cambiamenti e quindi di democrazia da parte del principale fondatore del club. Comunque penso che quando ci sono delle divisioni,in tutti i campi, la verità assoluta non è mai da una parte sola.

.......infatti Claudio, prima che nascesse IGS tutti gli allevatori che ora ne fanno parte o quasi, erano iscritti al GCCI, e' vero che i maggiori allevatori che hanno gloster vincenti sono iscritti anche al GCCI, ma e' pur vero, che i loro canarini vincenti tendono alla grande per lo standard Inglese, poi che ce il fondatore credo che sia Passeri, predicano bene e razzolano male, be e' costume prettamente Italiano, io per esempio, sono per lo standard Inglese, ma anche gli Inglesi non lo sposano piu' o quasi da un bel po'. STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775  STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775  STANDARD: articolo tecnico del CTN 1453208775
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Messaggio Da claudio08 Lun Mag 12, 2014 10:06 am

il fondatore del GCCI è il compianto Alfredo Bevilacqua di ladispoli,scomparso nel 2005, una persona squisita che pultroppo negli ultimi anni causa una grave malattia, lasciò ad altre persone la gestione del club

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